Società di Cremazione di Lucca

FILOSOFIA DELLA CREMAZIONE

Quest'ordine del mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece né uno degli dei, né uno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco vivo in eterno, che al tempo dovuto si accende e al tempo dovuto si spegne. Eraclito

 

Agli albori del pensiero filosofico greco il fuoco era ritenuto uno dei quattro elementi che stanno alla base dell’universo. Pitagora lo considerava il punto superiore di una piramide simbolica, al cui piano più basso si trovava invece la terra. Fuoco come unità fondamentale, compiutezza, totalità.

Eraclito individuava l’arché, il principio fondamentale di tutto, nel fuoco, che per la sua mobilità simboleggia il divenire e ha la caratteristica di poter trasformare tutte le cose.

Il fuoco, oltre ad essere stato fondamentale per lo sviluppo della civiltà, ha assunto spesso un’importanza simbolica per numerose religioni e tradizioni filosofiche e culturali, per la sua realtà insieme dinamica e misteriosa, naturale e al tempo stesso ineffabile.

Il fuoco presenta caratteristiche singolari: illumina e riscalda, vivifica e distrugge, rende visibili le forme e non ha forma in sé, è sulla terra ma si protende verso il cielo, è associabile all’idea di 'leggerezza' e purificazione.

 

Il pensiero cremazionista vuole perciò, attraverso il fuoco, proporre anche una simbolica alternativa al “ritorno alla terra”, previsto dall’inumazione, prendendo le distanze dalla percezione sgradevole e dai rischi ambientali associati al processo biochimico della decomposizione della salma e orientando la direzione che porta al di là del confine del corpo non più verso il basso, ma verso l'alto.

 

 

LE RAGIONI DI UNA SCELTA

Premesso che la scelta del destino post mortem spetta al defunto quando è ancora in vita ed è perciò fondamentale rispettare la sua volontà, la cremazione è da preferirsi alla sepoltura per varie ragioni:

  • Ideologico-culturali: la laicizzazione della vita e il cambiamento dell’atteggiamento nei confronti della morte spingono molti individui a prendere le distanze dal processo biologico degenerativo della decomposizione e dall’immagine tradizionale del cimitero, troppo spesso legata a riti e tradizioni di matrice religiosa.
    All’inumazione, che suggerisce un’idea di “pesantezza”, si preferisce, invece, l’idea di un ricongiungimento globalizzante con la natura, fatto sotto il segno della “leggerezza”, dell’affetto e della bellezza, realizzata scegliendo di farsi disperdere dai propri cari in un luogo legato a piacevoli ricordi, di grande bellezza naturale o di fascino storico.
  • Igienico-ambientali: gli odierni cimiteri sono strutture gigantesche e ingombranti, troppo spesso situate all’interno dei centri abitati, con poche possibilità di ampliamento, soprattutto nelle grandi città.
    La cremazione è invece una pratica igienica ed ecologica, che permette di ridurre considerevolmente gli spazi destinati ai defunti e la cura dei monumenti funebri, contribuendo alla tutela dell’ambiente e garantendo condizioni di vita migliori per chi rimane. Lo smaltimento è rapido e poco contaminante (esistono anche bare ecologiche).
  • Economiche: La cremazione è molto meno costosa rispetto a una sepoltura tradizionale. Non ci sono molte pratiche burocratiche, non ci sono movimenti di terra e spese cimiteriali elevate (nel caso si voglia mettere l'urna nel cimitero).